PIANURE LIQUIDE
di Alessandra Magistrelli
Oceani e mari
l termine mare viene usato nel linguaggio geografico con
due diversi significati: come sinonimo di oceano per indicare una enorme massa di
acqua salata, oppure per indicare una parte dell'oceano adiacente alle coste o una massa di acqua salata molto inferiore a quella costituente un oceano, spesso circondata da terre.
Dall'espressione molto antica "i sette mari" deriva la tradizione di dividere la distesa oceanica, presente sul globo per il 71% della sua intera superficie, in sette parti,
ricordando che il sette è un numero da sempre considerato magico.
Gli oceani vengono perciò tutt'oggi suddivisi in: Atlantico settentrionale e meridionale, in Pacifico settentrionale e meridionale, in Oceano Indiano, in Oceano Artico e Antartico. Resta comunque
vero che i confini tra gli oceani sono arbitrari e che, dal punto di vista geografico, si può parlare di un unico grande oceano che si articola tra le terre.
[...]
Il Mare Mediterraneo di questo ci offre un tipico esempio.
Il suo pavimento infatti è formato da parti di piattaforma continentale (Adriatico settentrionale, il mare tra Sicilia e
Malta, ecc.), da un fondo oceanico vero e proprio in corrispondenza del Mar Tirreno (il più giovane oceano del pianeta), da catene di vulcani sottomarini, da sedimenti
fluviali.
«Il Mediterraneo [ M.] è almeno duplice. Innanzitutto è composto di una serie di penisole compatte, montagnose, tagliate da pianure essenziali […]. In secondo luogo, il
mare s'insinua in questi continenti in miniatura con i suoi vasti spazi, complicati, smembrati, perché il M., più che una massa marittima unica è un "complesso di mari"». (F. Braudel,
1976, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II,
Torino, Einaudi, 1976, vol. I,).
Continua Braudel «Il Mediterraneo non è un mare, ma una successione di pianure liquide comunicanti per mezzo di porte più o meno larghe. Nei due grandi bacini orientale e occidentale del
M. s'individuano così, tra le masse continentali diversamente avanzate, tutta una serie di mari stretti, di narrow-seas. Ciascuno di questi mondi particolari ha propri
caratteri, tipi di battelli, usanze, leggi storiche; e i più piccoli, di regola generale, sono i più ricchi di significato, quasi che l'uomo abbia occupato anzitutto i mediterranei di dimensioni
ristrette».
(Tratto dal sito:
http://www.treccani.it/scuola/lezioni/in_aula/biologia_e_chimica/Il_Mediterraneo_e_i_mediterranei/magistrelli_2)